Aggiornamento del 02.01.2019 di Marco Prestileo

Il passaggio parlamentare ha inserito, con significative modifiche, in manovra (legge di Bilancio 2019 ora definitiva) l’atteso saldo e stralcio delle cartelle esattoriali dal 2000 al 2017.

La misura prevede che si possano sanare le pendenze fiscali e contributive versando aliquote differenziate in base all’ISEE: si paga il 16% se l’indicatore della situazione economica equivalente non supera gli 8mila 500 euro, il 20% per ISEE fra 8mila 500 e 12mila 500 euro, il 35% fra 12mila 500 e 20mila euro.

Attualmente detta misura si applica solo alle persone fisiche (non alle imprese) e solo per carichi tributari derivanti dalla dichiarazione dei redditi regolarmente presentata. Quindi nessun saldo e stralcio sulle imposte derivanti ad esempio da accertamenti e verifiche. 

L'applicazione limitata alle persone fisiche private pare altamente discriminatoria e quindi incostituzionale. Si attendono chiarimenti ministeriali e si auspica in una modifica normativa.

2 gennaio 2019 - Marco Prestileo

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Aspettiamo la finanziaria 2019 (legge di stabilità) per vedere se il governo varerà il così detto “Saldo e stralcio cartelle esattoriali” che non è la “rottamazione ter”, già inserita nel decreto fiscale, ma un provvedimento diverso fatto per chi ha dichiarato e non è realmente in grado di pagare. Uno strumento che se applicato correttamente ed é sottoposto alle dovute verifiche contro i furbi (ladri), può certamente essere considerato un provvedimento di pace fiscale e non un condono.

Questo nuovo provvedimento dovrebbe prevedere la possibilità di pagare le cartelle esattoriali con riduzioni sensibili a seconda delle difficoltà finanziarie del contribuente, valutabili per le persone fisiche attraverso l’ISEE e per le imprese in base all’indice di liquidità. Vi sarebbero forti abbattimenti anche della quota capitale e non solo delle sanzioni e interessi come invece previsto per la “rottamazione ter”. Si pagherebbe, a seconda delle difficoltà in cui ci si trova, il 6% o il 10% o il 25% del dovuto in 10 rate semestrali.

Chi ha debiti verso il Fisco e ha possibilità di pagarli, si dovrà accontentare della "rottamazione ter" (niente sanzioni e interessi ma le imposte al 100%), chi invece non ha realmente le possibilità di pagare avrà anche la riduzione sulle imposte.

Occorre però aspettare che il provvedimento venga varato e leggere con quali contenuti.

22 ottobre 2018 - Marco Prestileo 

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