Le opzioni e le revoche previste in materia di IVA e di imposte dirette devono essere comunicate, tenendo conto del comportamento concludente assunto dal soggetto passivo durante l’anno d’imposta, esclusivamente utilizzando il quadro VO della dichiarazione annuale IVA.
Normalmente le opzioni per i regimi di determinazione dell’imposta vincolano il soggetto passivo per un triennio.
Solamente nei casi in cui il soggetto passivo non sia tenuto a presentare la dichiarazione IVA, è prevista la possibilità di “allegare” il quadro VO al modello REDDITI, entro il relativo termine di trasmissione. Attenzione, ad esempio, al medico che passa dal regime di contabilità semplificata a quello forfettario.
La compilazione del quadro VO è necessaria al fine di comunicare l’opzione o la revoca delle particolari modalità di determinazione dell’imposta o di un regime contabile diverso da quello proprio.
Attenzione per i semplificati passati in forfettario: rimane fermo l’obbligo di dare comunicazione dell’intenzione di avvalersi del regime forfetario, nel quadro VA (attualmente rigo VA14 casella “1”), indicando che si tratta dell’ultima dichiarazione IVA presentata prima dell’adesione al regime.
L’Agenzia delle Entrate ha precisato, come eccezione alla regola del vincolo triennale, che il soggetto in regime di contabilità semplificata può passare al regime forfettario, sussistendone le condizioni, senza rispettare il vincolo di permanenza triennale nel regime precedentemente adottato, trattandosi comunque di un regime “naturale”. La risoluzione n. 64/2018, ha chiarito che sono quindi da considerarsi come regimi “naturali”, per le imprese minori, tanto il regime forfetario quanto il regime di contabilità semplificata.
8 marzo 2019 – Marco Prestileo
